L’oratorio della Beata Vergine a Tezze
L'oratorio è menzionato nella visita pastorale del vescovo Canossa, avvenuta nel 1880, come «Maria Vergine dellaSalette, alle Tezze». Pochi anni dopo, nella visita Bacilieri del 1911, tra gli oratori di Marano appare ancora «Maria Santissima di Tezze» La località Tezze, per chi da Marano si diriga a Cerna, è posta in una conca poco sopra la contrada di San Rocco, e ospita solo alcune abitazioni, ora abbandonate.
Sopra l’ingresso, che è solo laterale, un’iscrizione ne ricorda la fondazione: «HOC SACELLUM B(eatae) M(ariae) V(irginis) SALECTAE / SALVATOR LONARDI PIRY RECTOR EXTULIT / JUSTINUS FRATER LAVANEI CURIO / ABSOLVITDICAVITQUE / CIPRIANUS HORUM NEPOS PIRY RECTOR PRODIDIT / ANNO MDCCCLXVII» («Salvatore Lonardi, rettore di Peri, ha innalzato questo tempietto alla Beata Vergine Maria della Salette; il fratello Giustino della pertinenza di Lavagno lo condusse a termine e lo dedicò; Cipriano, loro nipote, rettore di Peri lo rese pubblico nell’anno 1867»).
Sappiamo che l’oratorio è nato come chiesa privata a uso di due sacerdoti anziani venuti a risiedere a Tezze. Di fatto poi fu reso pubblico e per alcuni anni, dopo la morte dei due sacerdoti, anche il parroco di Marano don Galvani vi si recò settimanalmente e poi mensilmente a celebrare. L’edificio oggi è completamente dismesso: nella parte absidale, separata dalla navata tramite una parete, si conserva l’altare in legno con gli arredi e l’immagine della Vergine; la navata è utilizzata come magazzino.