La Chiesa Parrocchiale di Marano
La chiesa parrocchiale di Marano capoluogo, con la sua monumentale cupola domina tutta la valle, fu edificata negli anni ‘20 del ‘900, su progetto di Don Giuseppe Trecca, utilizzando la chiesa settecentesca (realizzata, su disegno di belle linee neoclassiche di Adriano Cristofoli ampliando una la più antica chiesa cinquecentesca: il campanile sul retro è dei primi dell’800) come transetto nord: la nuova chiesa è a pianta circolare con pronao, due transetti e presbiterio.
Fin dall’inizio ci si accorse che si trattava di un’opera molto impegnativa perché necessario consolidare il terreno argilloso sottostante piantando centinaia di tronchi di larice con una spesa considerevolmente superiore alle previsioni solo per le fondamenta, ma la chiesa fu compiuta già prima della seconda guerra mondiale e l’interno fu affrescato dal pittore veronese Aldo Tavella, qui sfollato durante la guerra. L’interno, maestoso e imponente, conserva in una cappella laterale sinistra due tele ottocentesche e a destra dell’abside un bell’organo moderno.
La parrocchia di Marano nacque a metà del 400, con il distacco della cappella dedicata a San Pietro dalla pieve di San Floriano: il parroco doveva curarsi anche delle chiese di Sant’Eustachio di Progno, di San Giorgio di Purano, del Santuario di Santa Maria Valverde e più tardi della chiesa di San Rocco, nella frazione omonima, che allora si chiamava Santa Manerba.